Non è assurdo pensare che molti non sanno cosa sia l’acronimo PC, anche se la maggior parte sa di cosa si tratta. Stiamo parlando del “Personal Computer” nati verso la fine degli anni ‘80 di varie misure e generi, anticipati dal Computer o cervellone elettronico, molto grandi dei veri e propri monumenti... Quindi il “Personal” stava ad indicare un PC più piccolo cioè personale. Certo in questa sede non vogliamo ripercorrere la storia del PC, ma è doveroso per noi qualche cenno storico, visto come oggi la trasmissione voce e dati lavora a stretto contatto con questa tecnologia. Insomma negli anni si sono sviluppati molti software, ovvero quei programmi digitali che girano sul PC permettendo il suo funzionamento e l’utilizzazione per vari scopi, anche lo sviluppo di applicativi su cui DMRF più si concentra, orientati nel nostro caso ad interfacce, script e software per la comunicazione digitale. 

Riportiamo qualche cenno storico ripreso da Wikipedia a dimostrazione che anche in questo campo fù l’ingegno italiano a fare la differenza... Nel 1957 l'Olivetti, impegnata su impulso di Adriano Olivetti (spronato da Enrico Fermi) nello sviluppo di calcolatori elettronici, grazie al contributo dell'ingegnere italo-cinese Mario Tchou (morto nel 1961, l'anno dopo di Olivetti), lancia l'Elea 9003 (il nome evoca i filosofi eleatici), calcolatore presentato alla fiera di Milano davanti al presidente Giovanni Gronchi. Tale computer, il primo al mondo completamente transistorizzato, fu il primo passo importante...

Nell'ottobre 1965 venne presentato all'esposizione di prodotti per ufficio BEMA di New York l'Olivetti Programma 101 (P101), un elaboratore programmabile considerato il primo computer desktop o personal computer della storia. La P101, ideata da un team guidato dall'ingegnere italiano Pier Giorgio Perotto, era una macchina da calcolo per uso personale programmabile, dotata di una memoria interna e un semplice linguaggio di programmazione. I programmi potevano essere scritti su una cartolina magnetica, antesignana dei futuri floppy disk. La P101 era realizzata con componenti elettronici discreti (i circuiti integrati non erano ancora disponibili a livello commerciale) e output su nastro di carta. Fu il primo personal computer commerciale di successo per il mercato di massa della storia, anche grazie al suo design accattivante e curato di Mario Bellini.